24 dicembre 2004 Vento Copertura Velocità Velatura
II° giorno di navigazione 25 NE 3/8 8 Kn 2 mani randa + 1 mano genoa




Siamo partiti! ! Mare e vento perfetti, un’onda lunga culla Birba Blu con dolcezza, quasi un invito ad avventurarsi nel grande abbraccio del mare davanti a noi. Provato l’amico Fritz e con il comando elettrico funziona meravigliosamente. A vento dà ancora qualche problemino, ma è questione di tarature, cose che possiamo fare tranquillamente in navigazione . D’altra parte avremo molto tempo a disposizione, qualcosa dovremo pur fare.


Nel canale di Santo Antao il vento è a 15 nodi con onda rotta e scomposta che ci fa ballare parecchio, ma contiamo di trovare condizioni migliori una volta doppiato il capo dell’isola che ci chiude l’accesso all’oceano. Invece una volta usciti in mare aperto, siamo finiti nel cono d’ombra dell’isola e quindi arranchiamo a 2 nodi sottocosta. L’isola di S.Antao è bellissima, falesie di roccia nera altissime contro cui si frangono i marosi. Più in alto le vette dell’isola si perdono nel cappuccio di nubi perenni. A causa della condensa del vento umido che arriva dall’oceano, la parte alta dell’isola è verdissima e grandi prati e felci delimitano una fascia nero rossastra, poi diventa verde smeraldo, e infine si perde nel candore delle nubi. Quasi un quadro tanta è la violenza del colore.




Mentre questa meraviglia ci scorreva di fianco, abbiamo incontrato una barca di pescatori da cui abbiamo acquistato dei bei pesci, almeno la notte di Natale avremo ancora qualcosa da mangiare!
All’appuntamento radio di ½ dì è stato tutto uno scambiarsi gli auguri, e ogni barca dava le proprie ricette per la cena in preparazione. Il collegamento è stato particolarmente favorevole, tant’è vero che sulla banda 14.442 KHZ USB, frequenza che usano le barche italiane che traversano, era tutto un fioccare di chiamate per l’uno o per l’altro. Grazie a Cristiano che ha fatto da ponte, siamo anche riusciti a far avere notizie nostre a casa. Successivamente c’è stato anche un collegamento diretto con Carlo, ma è stato debolissimo ed è durato poco.









Tornando in coperta, abbiamo visto una magnifica baia, molto riparata, con una splendida spiaggia nera.

Visto che questa è l’ultima terra prima del salto, decidiamo di fermarci un’ora. Fatto un bagno rigeneratore, preparato il pesce che andrà infornato più tardi, finalmente leviamo per l’ultima volta l’ancora e ci dirigiamo a ovest.


L’aliseo è ancora perturbato e latita, ma in cambio un branco di delfini viene a giocare con la nostra barca. Questo è l’augurio che ci voleva!
La navigazione comincia con 20-25 nodi di vento e un’onda lunga che fa rollare la barca, finalmente siamo in oceano!
Ma questo non impedisce a Franco di sfornare un eccellente pescione per cena, adagiato su un letto di patate e cipolle, una vera leccornia! Bravo Franco. Dopo la cena di Natale, cominciano le guardie notturne, ma di questo ne parleremo più avanti, l’importante è aver cominciato, ora da qui non si torna più indietro.