28 dicembre 2004 16° 54' N Vento Mare Velocità Velatura
VI° giorno di navigazione 034° 54' W 35 S F6 9 Kn yankee+ trinchetta
Avevo appena scritto che nelle traversate oceaniche la noia è una costante; ma quando mai!

Qui è sempre un trafficare, riparare, cambiare, issare, rizzare, viarare, o anche semplicemente mettere in ordine. Quando avevo cominciato questo diario mi ero prefisso di raccontare le emozioni di chi naviga per tratte così lunghe , dell’oceano, della vita di bordo, delle piccole cose che scandiscono il tempo a bordo. E invece mi rendo conto che non è così, non riesco a stare dietro agli eventi perché alla sera quando riesco ad avere un paio d’ore “libere” preferisco infilarmi in cuccetta a recuperare un po’ di sonno invece che mettermi a scrivere. E invece accadono tante cose che meriterebbero di essere menzionate. Oggi per esempio è stata l’ennesima giornata grigia e nuvolosa. Il mare è ancora grosso, le onde sono tra i 3 e i 4 metri, ma confuso, e il vento tende a girare dal sud così abbiamo passato la giornata a mettere e togliere la randa e il tangone per lo yankee.

E’ un esercizio divertente, ma dopo un po’ che vai in prua e ti fai centrifugare, hai anche voglia di un’andatura un po’ più rilassante. In fondo sto accumulando magliette sporche che hanno urgente bisogno di essere lavate e stese ad asciugare, i vestiti e la cerata sono umidi o bagnati, e una giornata da “massaia” non ci starebbe davvero male.



I collegamenti radio con le altre barche sono regolari, ma anche se io sento Carlo dall’Italia, ho bisogno di Cristiano come ripetitore se voglio fargli pervenire notizie da parte nostra.

Franco sta decisamente meglio, e per dimostrarlo si seibisce in virtuosismi culinari di notevole livello. In compenso si è fatto male Claudio. Non ha previsto un rollio più violento degli altri ed è stato sbalzato attraverso la cabina, atterrando contro lo spigolo del tavolo da carteggio. C’è il rischio che si sia rotto la scapola, quindi è stato confinato in cuccetta fino a nuovo ordine.




In serata il vento è scemato e anche il mare è diventato corto e confuso e non abbiamo più la ormai familiare onda lunga che ci aveva sempre accompagnato. Verso l’una di notte si è rotto ancora il timone a vento. Semplicemente si è allentato il grano che blocca il meccanismo superiore, e si è resa ncessaria una riparazione notturna.

Verso le 3 del mattino è passato un groppo con pioggia torrenziale e vento a 35 nodi. La barca correva a 9,5 nodi e sembrava di essere su una giostra. Dieci minuti dopo eravamo di nuovo in bonaccia.

Da notare: oggi abbiamo strappato quattro garrocci alla randa. Quando il vento c’è, non scherza! Cosa strana: sono due giorni che il GPS fa fatica ad agganciare, e ormai se si riesce ad avere il punto due o tre volte al giorno, è già un successo. Speriamo che la cosa vada a posto. Anche Cristiano ha lo stesso problema, che stiano facendo lavori sui satelliti ?